L'Argilla
L’argilla, è praticamente terra: un composto che mescolato con l’acqua e diventando morbido, può essere manipolato facilmente, diventando qualsiasi cosa.
Quella che usiamo noi, generalmente è l’argilla “rossa”, cioè quel tipo di argilla che cotta ad alte temperature prende il colore rosso della terracotta.
Esistono varietà diverse di argilla: possiamo scegliere tenendo conto del progetto che vogliamo realizzare.
Se si tratta di un oggetto che andrà all’esterno sceglieremo un argilla più resistente alle intemperie o se vogliamo creare una pentola terremo conto della resistenza dell’argilla ad altissime temperature.
Il Tornio
Il Tornio è il primo strumento che impariamo ad usare.
Inizialmente non è facile comprenderne l’utilità .
Sembra molto più comodo lavorare il nostro panetto di argilla direttamente sul tavolo da lavoro, ma a poco a poco mentre si lavora e si cerca di rendere equilibrato e simmetrico un oggetto ci si rende conto che è molto più semplice far girare l’oggetto su un asse piuttosto che continuare a muoverci noi.
Lo so può sembrare paradossale per chi conosce questa materia, ma per chi come noi, “le sminkiolate” si è avvicinata alla ceramica da neofita ogni banalità diventa una miracolosa scoperta.
Altra cosa é il tornio elettrico, ma per quello rimandiamo al prossimo anno.
La lastra
Le 2 tecniche base per la lavorazione della ceramica sono il colombino, cioè un piccolo lungo salsicciotto che sovrapposto a livelli sul tornio crea da un cilindro qualsiasi forma che si sviluppa in altezza, e la lastra.
La lastra consiste in una superficie di argilla creata su una spianatoia di legno, lavorata con un matterello esattamente come una “sfoglia”.
L’unica differenza è che dovendo la sfoglia avere un’altezza uniforme il mattarello deve scorrere su 2 listelli della stessa altezza creando così una lastra che può a sua volta essere manipolata secondo il progetto desiderato.
E allora buon lavoro!